CAGLIARI. Zona arancione in Sardegna: Nieddu tratta prova a trattare la revoca col governo, Ricciardi chiude la porta e dice che non ci sono margini. L'assessore regionale alla Sanità fa sapere che "ho parlato con il ministro Roberto Speranza, abbiamo interlocuzioni costanti, stiamo provando a convincerlo a fare un passo indietro, a far rientrare la Sardegna in zona gialla. Non ha nessun senso metterci in "arancione" perché i parametri sono migliorati".
Ma dalle pagine de L'Unione Sarda il consigliere del ministro, docente d'Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica di Roma, Walter Ricciardi fa capire che non ci sarebbe alcun margine di trattativa e che le restrizioni resteranno i vigore per le due settimane previste: "Siamo davanti a una polemica francamente inutile perché non c'è nulla su cui discutere. Il passaggio della Sardegna in zona arancione è il frutto di un automatismo in base ai dati inviati dalla Regione. Non c'è possibilità di errore e il Governo, va detto chiaramente, non ha margini per fare ulteriori ragionamenti o interpretazioni".
Intanto emerge qualche anomalia nei conteggi. A segnalarla è il sindaco di Nuraminis, Stefano Anni: "Non sono solito polemizzare sui numeri", esordisce, "ma da diversi mesi riceviamo comunicazioni imprecise dagli enti deputati alla rilevazione dei contagi. Nelle comunicazioni ufficiali abbiamo un elenco di 33 positivi in cui sono presenti persone decedute due mesi fa e altre negativizzate da tre mesi. Su 33 nominativi presenti, i positivi effettivi sono 4. Spero vivamente che il passaggio a zona arancione", aggiunge il primo cittadino, "non sia una decisione frutto di dati imprecisi perché si sta giocando con la sopravvivenza di molte partite Iva".