CAGLIARI. Vaccini a rilento in Sardegna? L'accusa arriva da Gianfranco Ganau del Pd: "Così finiremo tra due anni. E ci sono priorità non rispettate". La replica in difesa del sistema sanitario arriva dalla Lega, per bocca del capogruppo in consiglio regionale Dario Giagoni: "Chiacchiere da bar infondate: la Sardegna si sta attenendo scrupolosamente alle priorità indicate dal governo. Chi sostiene il contrario sappia che si agisce nel timore che da Roma non arrivino le giuste dosi che garantirebbero la seconda somministrazione".
Il tema sono le vaccinazioni contro il Covid. Nell'isola, fino alla settimana scorsa, si è proceduto a ritmi sostenuti. Nell'ultima settimana, con l'arrivo della nuova fornitura, si è registrato un rallentamento. In più, secondo Ganau, qualcuno avrebbe saltato la fila: "La programmazione della vaccinazione e il controllo delle dosi effettuate", sostiene l'esponente Dem, "deve essere trasparente e disponibile a tutti. Chi deve essere vaccinato nei prossimi giorni e sino al mese di febbraio deve saperlo da subito, non si possono lasciare dosi alla mercé di decisioni che poi si rivelano ingiuste e inaccettabili".
Dura la replica di Giagoni: “Le accuse, basate esclusivamente sulle chiacchiere da bar che da giorni vengono rilanciate dagli esponenti dell’opposizione regionale al solo scopo, ancora una volta, di infangare l’operato altrui, sono tanto gravi quanto infondate. In Sardegna", prosegue il leghista, "si sta procedendo a portare avanti la campagna vaccinale seguendo scrupolosamente le priorità indicate dal governo nazionale. Vorrei rammentare, a tal proposito, al collega consigliere che la nostra regione non ha mai dato mostra di vergognose scene alla De Luca, non solo per assoluta integrità morale delle persone coinvolte ma anche perché noi per primi non avremmo esitato un solo istante a denunciare atti simili ad opera di esponenti politici isolani, a prescindere dal colore politico".
Medici, sanitari e operatori sono la priorità, per Giagoni, "perché al loro impegno, dedizione e spirito di sacrificio dobbiamo la corretta gestione di una situazione emergenziale che avrebbe potuto avere veramente ripercussioni assai più tragiche, viste e considerate le condizioni in cui versava la sanità dopo cinque anni di governo Pigliaru/Arru. Per tale ragione non accettiamo che venga messa in discussione il corretto svolgimento della campagna vaccinale al solo scopo di nascondere le carenze e le immani responsabilità del governo centrale. L’onorevole Ganau, infatti, nel suo documento d’accusa si è scordato di dire che il rallentamento registrato nella somministrazione delle dosi è legato a una concreta paura di non ricevere nell’immediato futuro un numero di dosi tali da poter garantire la seconda inoculazione del farmaco, necessaria all’immunizzazione. L’opposizione smetta di farsi promotrice di accuse che altro merito non hanno se non quello di dividere e confondere ulteriormente l’opinione pubblica".
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