CAGLIARI. “Per ora i pescherecci non ci sono, ma è questione di giorni, presto firmeremo la concessione con il consorzio delle associazioni dei pescatori: potranno contare su una darsena attrezzata in grado di accogliere 85 barche, poco distante dal mercato ittico". Parole dell’ormai ex commissario dell’Autorità Portuale di Cagliari Roberto Isidori, pronunciate il 28 giugno scorso durante l’inaugurazione della nuova darsena intitolata a Sant’Efisio sul lato di Sa Perdixedda. Un nuovo spazio per i pescherecci che permetterebbe di liberare un pezzo del porto storico. Prevista anche la vendita diretta di pesce. Un’operazione costata all’Autorità Portuale più di 9 milioni di euro ma che rimane ancora al palo.
Eppure sono stati realizzati tre pontili ed una banchina di riva ma nella lista degli interventi c'erano anche il dragaggio degli specchi acquei, la pavimentazione dei piazzali dietro i pontili, l'installazione degli impianti tecnologici di illuminazione, idrico, antincendio, di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Nessuna indicazione per arrivare nell’area (se non un vecchio cartello che indica l’ingresso del mercato ittico che si trova proprio vicino alla nuova darsena), il cancello è chiuso e i pescatori continuano a lavorare nella parte del porto di fronte a via Roma. “Lì vento e corrente s'incanalano, se entriamo con le barche no riusciamo più a uscire", spiega Efisio Atzeni che lavora al porto da oltre 40 anni, "noi viviamo di questo, là sarebbe impossibile lavorare. Qua possiamo farlo senza pagare, nella nuova darsena si ipotizza un pagamento di una quota mensile”.