ANTARTIDE. Una missione quasi impossibile: vivere per nove mesi nel posto più inospitale del mondo per cercare di capire se l'uomo ha possibilità di sopravvivere in condizioni estreme, in vista di una spedizione su Marte. Dodici uomini si trasferiranno nella Concordia Station, nel deserto antartico: tra loro anche il sardo di Gavoi Marco Buttu, che lavora all'istituto nazionale di Astrofisica.
Lo annuncia lo stesso studioso, emozionato, in un post su Facebook. La partenza è prevista per il 18 novembre. "Carissimi", scrive, "ho una incredibile e bella notizia da comunicarvi. Bella per me, ma credo anche per chi di voi vivrà con me questa avventura, seppur indirettamente. Grazie ad una curiosa combinazione di eventi, sono stato selezionato per trascorrere un anno nel posto più isolato del pianeta: Concordia Station, situata nel mezzo del più grande deserto al mondo, un deserto di ghiaccio sull'altopiano antartico. Non vi è alcuna forma di vita, viste le condizioni estreme: temperature che raggiungono i -80 gradi, buio assoluto per diversi mesi, altissima quota (4000 m equivalenti), carenza di ossigeno, aria secchissima. Per tutto l'inverno antartico starò assieme ad altre 12 persone, irraggiungibili per 9 mesi, totalmente isolati dal resto del mondo e senza possibilità di essere soccorsi. Tutto ciò fa sì che questo sia il posto nella Terra più adatto per simulare una missione su un altro pianeta. Per tale motivo l'agenzia spaziale europea, pensando ad una futura missione su Marte, ci monitorerà per capire come l'essere umano si adatta ad un ambiente "extra-terrestre". Sono ovviamente onorato di rappresentare l'Europa e l'Italia in questa spedizione, ma ancor più la Sardegna, la Barbagia e Gavoi. Dovrei partire il 18 novembre, e spero di riuscire a vedere il maggior numero di voi prima di allora, anche solo per 5 minuti".