CAGLIARI. Si passerà da 10mila metri quadri dell’area attuale, a 18mila. Si trasforma così piazza Granatieri di Sardegna, con la riqualificazione degli appartamenti ma non solo. Le 78 case popolari (più 8 di via Meilogu) verranno demolite e ricostruite senza costringere i residenti a lasciare il quartiere. Quindi si costruirà un palazzo, si trasferiranno gli abitanti, e poi si demolirà il vecchio. Saranno spazi più grandi, ogni casa sarà grande circa 80/90 metri quadrati anziché 70. E si apriranno delle cubature anche alle attività commerciali: panificio e tabaccheria. In questo modo, si raggiungeranno gli obiettivi dell’ammistrazione comunale: eliminazione degli spazi condominiali, delle barriere e recinzioni per aprire il quartiere alla città.
“Dopo anni di manutenzioni ordinarie e straordinarie”, ha spiegato il presidente della commissione Lavori pubblici Umberto Ticca, “si è deciso di procedere con questa strada che permetterà anche di rifare le reti fognarie. Gli edifici saranno accessibili ai disabili anche con l’installazione degli ascensori che attualmente non ci sono”. Negli anni, gli assessori competenti, Gabriella Deidda per il Comune e Roberto Frongia per la Regione, sono riusciti ad attingere ai fondi ministeriali per una vera riqualificazione urbanistica. Per le tre fasi di progettazione e realizzazione lavori, tra Comune, Regione e ministero, ci sono in ballo circa 20 milioni di euro. Il bando di gara per la progettazione c’è, la scadenza per la presentazione delle domande è fissata all’8 aprile, e quindi entro l’anno si dovrebbe chiudere la fase progettuale.