CAGLIARI. Ultima nel primo giorno di monitoraggio, terz'ultima al 2 gennaio. Sta lentamente risalendo la posizione della Sardegna nella classifica delle regioni italiane sulla somministrazione dei vaccini contro il Covid. Il 31 dicembre sono state consegnate nell'isola 12.855 dosi e, secondo il report della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri che gestisce il flusso dei dati, alla mattina di oggi ne risultano somministrate 242 (qui il sito del ministero). Un percentuale che resta bassa, perché in rapporto alle fiale a disposizione di parla di appena l'1,9%. Messe peggio ci sono solo Abruzzo e Molise. Ma c'è da sottolineare che l'Isola è stata tra le ultime regioni a ricevere la fornitura.
Un'altra è prevista per lunedì, quando dovrebbero approdare in Sardegna altre 8000 dosi: 7020 al Binaghi 1.170 all’azienda ospedaliera universitaria di Sassari. E poi ancora l’11 gennaio, altre 16.380 da distribuire nei centri di stoccaggio. In totale quindi quasi 40mila, 39700 per l'esattezza. E il 4 gennaio, sempre sul fronte sanitario, sarà una giornata importante per l’Isola. Arriveranno i primi pazienti covid all’ospedale Binaghi di Cagliari inaugurato pochi giorni fa.
E inizierà anche lo screening di massa in Ogliastra. Due giornate, il 4 e il 5, nei 23 comuni ogliastrini, dove 180 operatori effettueranno 32.278 test. I cittadini potranno fare il tampone in tutte le postazioni, dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 18. Chi risulterà negativo, dovrà ripetere il tampone una settimana dopo. Mentre i positivi dovranno fare il tampone molecolare e verranno tracciati i contatti. In questo modo, secondo la Regione che ha ingaggiato il virologo Andrea Crisanti per lo screening di massa, la Sardegna dovrebbe diventare quasi covid free nel giro di sei mesi. Le sessioni dei tamponi proseguiranno anche l’11 e il 12 gennaio.