CAGLIARI. Si aprono le porte del carcere per Massimiliano Aru, 52 anni, cagliaritano: deve scontare la pena di dieci anni di reclusione che gli è stata inflitta per il concorso nell'omicidio di Sandro Picci, avvenuto in via Pertusola il 9 ottobre del 2016. Il processo ha confermato le ipotesi investigative: Aru aveva accompagnato il figlio Martin che era in cerca di vendetta dopo essere stato picchiato da un rivale, col quale aveva litigato attraverso messaggi Facebook e Whatsapp. Martin, allora giovanissimo, aveva portato con sé una pistola. Sandro Picci era intervenuto per calmare gli animi ed era stato raggiunto da un proiettile che lo aveva ucciso. Un dramma che aveva sconvolto il quartiere, e non solo.
Martin Aru, che aveva scelto il rito abbreviato, era stato condannato a 14 anni. Ora la giustizia ha fatto il suo corso anche per il padre: i carabinieri della stazione di Sant'Avendrace hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, trasmesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari - Ufficio Esecuzioni Penali. Massimiliano Aru sconterà la pena nel carcere di Uta.