ROMA. Ci sono tre sardi tra gli arrestati nell'ambito della maxi operazione "La Romana"-"Fireman" portata a termine dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma: in manette 19 persone, accusate di appartenere a una banda criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Una banda con ramificazioni anche all'estero, che trafficava cocaina per conto della 'ndrangheta - destinata alla cosca Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria) - e che in Sardegna poteva contare sull'appoggio di Francesco Carta, 42enne di Sorgono, Paolo Montisci, 41enne di Orgosolo, e Giovanni Piero Falconi, 46enne di Nuoro.
Tra gli episodi finiti sotto la lente degli inquirenti negli ultimi quattro anni, il sequestro di 252 chili di cocaina avvenuto nel Porto Canale di Cagliari il 26 novembre 2013: la droga era nascosta all'interno di un container imbarcato su una motonave partita dal porto dominicano di Caucedo. Sempre nel Porto canale, il 10 dicembre 2014 era stato sequestrato un altro carico di coca: 140 chili nascosti all'interno di un container di frutta proveniente da Santo Domingo. Garante della "uscita sicura" dei carichi di droga il 47enne broker romano Mauro De Bernardinis, che a Cagliari godeva della collaborazione dei tre basisti sardi e di Davide Carta, fratello di Francesco.
Impegnate nelle attività investigative anche la Polizia di Olbia, Desulo, Fonni e Orgosolo.