CAGLIARI. I 250mila euro di contributo alla Diocesi di Cagliari per i festeggiamenti del seicentocinquantesimo anniversario dell'arrivo del simulacro di Bonaria, pare, ci sono ancora. Come il milione e 300mila euro destinato alla Teatro di Sardegna soc. coop arl "quale finanziamento regionale per la prosecuzione del progetto "Teatro Nazionale" finalizzato al raggiungimento dei parametri e dei vincoli necessari per richiedere il riconoscimento di Teatro Nazionale". Ma anche questi rischiano di sparire dalla legge quadro (più altre variazioni di bilancio) che la giunta ha proposto al consiglio regionale: una manovra di fine novembre da 400 milioni di euro che, per la metà, serviranno per dare linfa e supporto all'economia isolana devastata dal Covid, con fondi per le strutture alberghiere (60 milioni), 50 milioni di finanziamento del fondo Bei o anche 4 milioni per i tassisti e gli Ncc (qui il dettaglio delle risorse)
Ma nel provvedimento era stata infilata qualche decina di finanziamenti che con l'epidemia e le sue conseguenze hanno poco a che fare. O niente. C'erano fondi - una ventina di milioni - che sarebbero finiti a associazioni, società sportive e enti vari, ma che l'opposizione ha chiesto di cancellare. Dalla sua ha uno strumento forte: la manovra deve essere approvata entro il 30 novembre, altrimenti le risorse si disperdono. E siccome il provvedimento è ancora in commissione, e la minoranza può chiedere dieci giorni di istruttoria, se le richieste di "ripulitura" non dovessero essere accolta i tempi si dilaterebbero, E addio soldi per le imprese e per contrastare la disoccupazione. Al lavoro, per arrivare a un testo concordato, ci sono gli uffici dell'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino. Il termine ultimo per la discussione è lunedì.
Alcune delle spese contestate - e ormai stralciate - erano state imputate al settore Turismo. Ma l'assessore Gianni Chessa, sentito in commissione Attività produttive, ha voluto specificare di non aver "proposto nessun intervento specifico da inserire in assestamento di bilancio". E ha citato due esempi. Uno riguarda mezzo milione che doveva essere destinato alla realizzazione di un percorso di trekking a Gadoni. L'altro un maxi finanziamento da 650mila euro spalmato su tre anni, che era stato destinato alla Pro Loco Città di Cagliari per la realizzazione di un progetto di promozione del territorio. Progetto che però, come spiegato dallo stesso Chessa al consigliere regionale dei Progressisti Gianfranco Satta, non è stato mai ricevuto dal suo assessorato. Non solo: la Pro Loco di Cagliari, lo si apprende scartabellando la documentazione, stava per incassare, tanto, pur essendo una realtà giovanissima e con un curriculum inesistente. Nata a dicembre del 2019, ha sede in viale Bonaria 28, a Cagliari. La presidenza è stata affidata alla ginecologa Rita Floris. Del direttivo - le carte sono depositate e disponibili - fanno parte molti soggetti vicini, chi più chi meno, a partiti che detengono percentuali minime della maggioranza in consiglio regionale. E non tutti erano a conoscenza del progetto sperimentale presentato né tantomeno dell'arrivo del maxi finanziamento. Lo hanno appreso dopo che il consigliere comunale dei Progressisti Matteo Massa ha sollevato perplessità sull'opportunità di elargire un emolumento così cospicuo a una realtà così "sconosciuta". Il tema pro loco ha tenuto banco tra i due palazzi di via Roma, consiglio regionale e municipio (da dove sarebbero dovuti arrivare due nomi indicati per il direttivo, ma il sindaco Paolo Truzzu non li ha mai forniti). E quella che sembrava essere una patata bollente si è raffreddata, fino a sparire, sul tavolo della trattativa tra Fasolino e la minoranza.
Dovrebbero essere spariti, tra gli altri, anche i fondi destinati alla valorizzazione dei percorsi romanici in Sardegna, i 30mila euro destinati a un'associazione algherese per la promozione della lettura. C'erano anche spicci (se rapportati alla manovra, ma comunque mai meno di 15 mila euro) pe progetti sulle antiche botteghe, 30mila euro per un'associazione dilettantistica quartese che doveva rifarsi i campi sportivi. E nel testo compaiono anche 430mial euro per il Comune di Narbolia per la realizzazione di un campo di motocross.
Quello che resterà si capirà domani. I soldi per la Pro Loco, però, sono stati tra i primi a sparire dai documenti.
- Redazione
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