CAGLIARI. Periodo buio all’aeroporto di Cagliari: la società di gestione del Mario Mameli sta raccogliendo i cocci di mesi neri trascorsi tra gli arrivi e partenze a causa del covid. Così batte cassa, e chiede aiuti economici, servono subito, entro il 31 dicembre. Niente di strano, dato che altri paesi europei l’hanno già fatto. La Germania ha destinato 1,3 miliardi agli aeroporti e 9 miliardi a Lufthansa, con il benestare dell'Unione europea.
In bilico al Mario Mameli non c’è solo il futuro di 540 dipendenti, ma anche i voli. Le compagnie (e non solo quelle low cost) vanno dove la contribuzione c’è. Il bilancio di quanto sta accendendo l’ha fatto Renato Branca, amministratore delegato di Sogaer, a margine dell’inaugurazione di Mc Donald’s nell'area partenze. C'era anche il suo predecessore Alberto Scanu, finito in manette un anno fa con l'accusa di varie bancarotte per decine di milioni di euro.
“Rimane un punto interrogativo sulla programmazione futura”, ha spiegato Branca, “abbiamo tempo fino al 31 dicembre per mettere in atto una serie di misure che la Comunità europea accetterebbe e non considererebbe aiuti di Stato qualora dovessimo fare contributi marketing alle compagnie”.
Da qui l’appello alla Regione: “Le interlocuzioni sono in corso, a livello nazionale Assaeroporti ha rivolto una richiesta di 800 milioni di euro allo Stato italiano”.