CAGLIARI. Domenica niente caccia alla pernice e alla lepre. Lo ha stabilito il Tar, con una sentenza breve emessa sul ricorso presentato dagli ambientalisti: i giudici hanno sospeso il decreto dell'assessorato regionale all'Ambiente che autorizzava 35.978 cacciatori a sparare domenica 4 ottobre (data già trascorsa) e l'11, dopodomani. "Nell'Isola la caccia a pernice e lepre finisce qui", esulta Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento giuridico, che aveva impugnato il provvedimento con la Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlus, assistite dall'avvocato Carlo Augusto Melis.
Lo stop si aggiunge a quelli già sanciti alla caccia al coniglio selvatico, "la cui popolazione isolana risulta estremamente ridotta", al moriglione e alla pavoncella. Il Tar, spiegano gli ambientalisti, "ha ribadito un principio giuridico che ormai dovrebbe esser stato assimilato dalla Regione autonoma della Sardegna al pari delle altre regioni e province autonome: il parere dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) è preventivo e obbligatorio, sebbene non vincolante (può essere superato solo con adeguata e comprovata motivazione), per legge". Ma la regione non lo aveva atteso.
Il Grig sostiene che "il patrimonio faunistico collettivo che non può esser lasciato agli esclusivi interessi di una minoranza corporativa armata".