CAGLIARI. Gira sulla rete una tabella che riporta i numeri dell'epidemia in Italia: sono raffrontati i numeri del 23 marzo, in pieno lockdown, con quelli di ieri. La drastica riduzione dei morti, quella dei ricoveri (in terapia intensiva e no) e la bassa percentuale di tamponi positivi rispetto a quelli effettuati dimostrerebbero che in realtà, oggi, il Covid deve fare molta meno paura. Ammesso e non concesso che i termini di paragone siano corretti (si confronta una fase di picco di un'epidemia partita mesi prima, a dicembre, con la fase iniziale di una nuova ondata e l'autunno meteorologico alle porte), è certo che il sistema sia più veloce a individuare i casi e i loro contatti. La conseguenza: si scoprono molti asintomatici che, isolati, non fanno circolare il virus e coloro che manifestano sintomi vengono curati più celermente.
E in Sardegna? Se si usano gli stessi parametri di chi ha stilato la tabella - che, si ripete, non è detto che portino a conclusioni corrette - allora c'è poco da stare allegri. Perché i numeri, se si confrontano acriticamente le stesse date, sarebbero peggiori.
Il 23 marzo erano stati scoperti 20 nuovi contagi su 166 tamponi, con una percentuale di positività pari al 12% (ma il numero di tamponi era veramente molto basso), nei giorni successivi la media si attesta sul 3. In terapia intensiva c'erano 18 pazienti, si erano registrati tre decessi e in totale (compresi i gravi) c'erano 94 ricoverati. E ieri, 8 ottobre? I casi riscontrati sono stati 127 (25 i sintomatici, comunque superiori al dato di marzo), si è registrato un decesso, i letti in terapia intensiva occupati erano 19 e i ricoveri totali 148. Effettuati 2103 tamponi, con un incidenza dei positivi pari al 6,03%, quasi il doppio rispetto a marzo (salvo il giorno considerato).
Quindi la tabella che dovrebbe tranquillizzare a livello nazionale deve spaventare se si guarda alla Sardegna con le stesse lenti? Forse no, perché è cambiato il sistema di monitoraggio e i focolai vengono individuati più rapidamente.Il nemico si conosce di più, am è sempre meglio non fidarsi. E il sistema di difesa è sempre lo stesso: prudenza. E rispetto delle regole.