CAGLIARI. Non accenna a rallentare il dilagare del contagio da coronavirus in Sardegna. Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza nell'Isola si contano 2031 attualmente positivi: contagiati che hanno contratto il Covid più o meno recentemente, ma comunque dopo l'infornata di turisti di agosto, che non si sono ancora negativizzati. Per comprendere l'impennata basta guardare i freddi numeri: un mese fa, il 29 agosto, in Sardegna c'erano in totale 691 positivi (2 soli in terapia intensiva, 24 in ospedale con sintomi). Il 29 luglio i positivi totali erano appena 23: terapie intensive vuote e solo tre ricoverati con sintomi.
Della moltitudine che attualmente risulta contagiata. la stragrande maggioranza si trova in isolamento domiciliare: sono in tutto 1910 coloro che vengono seguiti dalle Unità di crisi locali nelle loro abitazioni. Le loro condizioni non sono gravi. O non dovrebbero esserlo: purtroppo i casi di decessi registrati a Seui e Isili hanno smentito questa tesi. Ma in attesa del tampone che li libererà dall'incubo, sono costretti a non uscire e non lavorare. E se riguardo a questa imponente porzione di positivi è ancora difficile calcolare le ripercussioni sociali ed economiche, è già possibile tracciare un bilancio sull'impatto sul sistema sanitario di coloro che necessitano di cure in ospedale. Rispetto a ieri, mentre si rilevano 82 contagi in 24 ore, sono due in più i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che portano il conto totale a 19. Sono quasi tutta a Cagliari, al Santissima Trinità, che ieri notte ha fatto di nuovo i conti con l'esaurimento dei posti letto dedicati ai pazienti Covid. Mentre sono scesi a 102, contro i 109 di ieri, i ricoverati con sintomi.
L'incremento maggiore nella giornata, in Sardegna, si registra ancora una volta a Sassari, con la metà dei casi riscontrati nell'ultimo bollettino. E qui, al Santissima Annunziata, sono stati appena recuperati ulteriori posti letto dedicati ai non intensivi: ora sono 31 in tutto. Ma l'ospedale è pronto ad arrivare a 40.
Un incremento che risponde alle critiche avnzate questa mattina dall'opposizione in consiglio regionale, che ha parlato di un sistema sanitario al collasso. Scatenando così anche la replixa dell'assessore alla Sanità Mario Nieddu, che ha affermato: il sistema sardo contro il Covid funziona. Per poi bollare le accuse come inutili allarmismi.