CAGLIARI. Una mozione, firmata da tutta l’opposizione, dove si chiede all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, di spiegare in aula quali azioni si possano intendere nell’interesse dei pazienti e degli operatori sanitari. Ma ancora si chiede di mantenere in piedi i servizi destinati ai pazienti non Covid. C’è poi un’interrogazione firmata dai progressisti, interamente dedicata al Santissima Trinità di Cagliari per sapere in che modo si renderanno disponibili nuovi posti letto.
I numeri fanno paura ai consiglieri di opposizione in consiglio regionale, che, documenti e dati alla mano, puntano il dito contro l’assessore Nieddu: "Ha fatto orecchie da mercante”, dice Eugenio Lai di Leu, “è impegnato a discutere e polemizzare con i sindaci e le associazioni. A fronte di un aumento dei casi non corrisponde un proporzionale aumento dei posti in terapia intensiva. Aumentano a dismisura i tempi di attesa per le visite specialistiche e ambulatoriali, si parla di oltre un anno”.
A snocciolare i numeri è il consigliere del Pd Gianfranco Ganau: “La Sardegna conta il 7 per cento dei positivi ricoverati, i numeri più alti in tutta Italia, inoltre l’Isola ha ricevuto 90 ventilatori, solo 20 sono stati utilizzati, che fine hanno fatto gli altri?”. Il consigliere Ganau parla anche dei tamponi. “C’è carenza, il numero elevato richiede tempi più lunghi”. “Nessuno sarebbe così ottuso da pensare di gestire un’emergenza in totale solitudine senza neanche un confronto democratico”, attacca Francesco Agus dei Progressisti, “la commissione Sanità non si riunisce da settimane”.
Desirè Manca, capogruppo del Movimento Cinquestelle dice che “questo governo sardo è il simbolo dell’antidemocrazia, abbiamo chiesto di trattare argomenti urgenti e importanti per la tutela della vita dei sardi”. È intervenuto anche il leader dei Progressisti Massimo Zedda: "Le loro priorità sono totalmente non in sintonia con i bisogni della realtà. La seconda ondata non è ancora arrivata. C’è una sottovalutazione incredibile del problema”.