CAGLIARI. “Le sentenze si rispettano e non si discutono, ma la Sardegna paga che a Roma ci sia un governo di centrosinistra”. Esordisce così il governatore Christian Solinas in una conferenza stampa lampo convocata a Villa Devoto dopo il verdetto del Tar sulla sospensione dell’ordinanza adottata in Sardegna.
Nessun commento su quanto stabilito dal Tribunale amministrativo per l'illegittimità dei test obbligatori, ma un attacco senza mezzi termini al governo, che ha impugnato l'ordinanza, accusato dal presidente Solinas di discriminare in base al colore politico della Regione: “Se mai ci fosse bisogno di avere conferma che viviamo in un paese in cui il governo utilizza due pesi e due misure questa vicenda è la rappresentazione plastica", dice Solinas. "Mentre in Sardegna si impugnano ordinanze come questa, adottata per cercare di tutelare al meglio la salute pubblica non solo dei sardi ma anche dei turisti, in altre parti del paese si adottano ordinanze discriminatorie nei confronti dei sardi o si copia il modello del passaporto sanitario da noi proposto. Ad alcune regioni, guarda caso tutte dello stesso colore politico, certe cose sono consentite, ad altre invece no e anzi, divengono un fastidio che mina la leale collaborazione tra Stato e Regione".
"Io sono convinto - continua Solinas - che questa ordinanza rappresentasse un punto d’equilibrio tra valori interessi costituzionalmente garantite e le esigenze della tutela sanitaria. Non voleva essere un freno alla libera circolazione. L’ordinanza non introduceva nuovi casi di limitazione, ma diceva solo “aumentiamo lo screening e i test”.
E su decreto del Tar aggiunge: "Questo provvedimento dice una cosa chiara: che come Regione avevamo il diritto di adottare un'ordinanza, ma nell'Isola attualmente non c'è una condizione di rischio sanitario tale da necessitare misure ulteriori rispetto a quelle già adottate". E attacca: "Mi spiegate allora su cosa era fondata tutta la campagna mediatica fatta dal 15 agosto a oggi, che ha dipinto la Sardegna come l'epicentro della nuova ondata di coronavirus? Il presidente del Tar dice che nell'Isola non c'è una condizione di rischio sanitario tale da necessitare misure ulteriori rispetto a quelle già adottate".
Prossimo appuntamento il 7 ottobre, quando si pronuncerà la Camera di Consiglio. “Vedremo se adottare nel frattempo provvedimenti differenti - ha concluso il governatore - o se attenderemo quella data. Nel frattempo mi aspetto da parte del Governo che impugni tutte le ordinanze delle Regioni come Campania Puglia e Lazio che hanno discriminato la Sardegna”.