Coronavirus a Sanluri, il sindaco: "Carabinieri da chi non resta a casa in attesa del tampone"
Il servizio sui primi contagi a Sanluri
SANLURI. "Restate a casa fino a quando non verrete sottoposti al tampone". Il sindaco di Sanluri Alberto Urpi lancia un appello che sa di ammonimento. In paese sabato si è registrata la positività al coronavirus di un'intera famiglia di emigrati, appena rientrata in paese dalla Spagna. Ieri un nuovo caso, collegato ai quattro di "rientro". Il primo cittadino ha già fatto i conti con il virus: durante il periodo più duro della pandemia nella casa di riposo gestita dalle suore è scoppiato uno dei focolai più preoccupanti della Sardegna.
Urpi ora chiede di prevenire il contagio. I soggetti che sono stati a contatto con la famiglia sono stati avvertiti: "Se uno non sa di essere un possibile caso di positività al Covid19 è un conto, se invece sa di essere a rischio e se ne va in giro, allora sta commettendo un grave errore e sta mettendo a rischio la salute di tutti, e se ne prenderà le conseguenze. I vigili urbani e i carabinieri sono informati su tutta la catena dei contatti che è stata tracciata, e interverranno in caso di negligenza".