CAGLIARI. L'emergenza coronavirus ha picchiato duro a Cagliari. Non tanto (per fortuna) sul piano sanitario, quanto su quello economico. E se basta guardarsi intorno per capirlo, per avere la certificazione si possono guardare i dati del centro di distribuzione viveri che la Caritas aveva allestito alla fiera, che ieri ha concluso la sua attività. Dal 7 aprile al 30 giugno 2020 sono stati complessivamente aiutati 3.127 nuclei familiari, per un totale di 22.265 persone raggiunte; 6.186 le spese consegnate, di cui il 76,8% (4.748) a domicilio, in tutto il territorio della Diocesi e della città metropolitana di Cagliari.
Un servizio attivato "per venire incontro alle persone che si sono trovate in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria, in attesa della cassa integrazione o degli altri sostegni da parte del Governo – spiega il direttore don Marco Lai -: iniziativa con la quale siamo riusciti a prevenire comportamenti disperati e dare il nostro contributo al contenimento della pandemia"
Delle oltre tremila famiglie aiutate, circa un migliaio quelle che nell’ultimo mese, nonostante la fine del “lockdown”, hanno continuato a trovarsi in una situazione di bisogno e a rivolgersi al servizio Caritas nella Fiera per la spesa alimentare: con la chiusura di questo servizio, non saranno lasciate sole ma saranno prese in carico dal Centro diocesano di assistenza di via Po (tel. 070252023) – che già aiuta 1.500 famiglie – dove potranno presentarsi dalle ore 8.30 alle 12 nei seguenti giorni del mese di luglio 2020 e secondo la seguente suddivisione:
Mercoledì 8 e venerdì 10: famiglie con cognomi dalla lettera A alla lettera D
Mercoledì 15 e venerdì 17: famiglie con cognomi dalla lettera E alla lettera MA
Mercoledì 22 e venerdì 24: famiglie con cognomi dalla lettera MB alla lettera PO
Lunedì 27 e mercoledì 29: famiglie con cognomi dalla lettera PR alla lettera Z