CAGLIARI. La compagnia aerea dovevano farsela loro. Poi è arrivato il coronavirus a far atterrare ogni ambizione. Oggi che l'epidemia sembra essere alle spalle il progetto rinasce, cambia veste e attraverso una metamorfosi social e ambisce a un altro obiettivo. Quale sia, il piano dei promotori del gruppo Facebook "La compagnia aerea ce la facciamo noi" non è ancora dichiarato: in poco tempo gli amministratori avevano raccolto oltre 80mila adesioni. Era il periodo in cui non era chiaro quale dovesse essere il destino della continuità territoriale in Sardegna. Ora che la gestione del collegamenti aerei sembra essere tornata sulla giusta rotta, o almeno che ne abbia trovata una, il promotore dell'iniziativa, Antonello Bombagi, annuncia che si inizia con la Fase 1.
Avviata sotto un'altra veste. Ora la seguitissima pagina si chiama "Sardegna, un'isola in volo!" col punto esclamativo e con tanto di marchio di copyright. E viene lanciata l'idea della società cooperativa "Compagnie riunite della Sardegna". Vengono annunciate basi territoriali, con incontri locali. E già viene chiarito che nei piani c'è la compagnia aerea, ma non solo. Ecco cosa scrive il promotore.
La costituzione della cooperativa “Compagnie Riunite della Sardegna” è stata la felice conclusione di un lungo ciclo, ma sono consapevole del fatto che dovendo assegnare un numero a questa fase non potrei far altro che attribuirle il numero “zero”. Il lavoro vero comincia adesso.
È comunque giusto e doveroso sottolineare che ciò che abbiamo fatto fino ad ora, tutti insieme, porta in dote il seme della rivoluzione e della rottura degli schemi precostituiti. Quelli che vogliono un cittadino inerme, privo di voce e iniziativa, senza capacità progettuale, né di alcuna coesione sociale. E invece noi la voce l'abbiamo avuta.
L'abbiamo liberata con un urlo altissimo che ha svegliato le coscienze di molti. Ci siamo riuniti e siamo stati coesi, in barba ai pregiudizi e agli stereotipi. Abbiamo preso in mano il nostro futuro per progettarlo migliore e abbiamo disegnato i contorni di un'opera gigantesca, mai tentata prima.
Un programma talmente complesso e articolato che a guardarlo tutto insieme toglie il fiato, annichilisce e paralizza. Un'impresa che si potrebbe paragonare soltanto alla scalata dell'Everest a mani nude e senza ossigeno. E per questo, come bravi alpinisti, perseguiremo l'obiettivo senza guardare la distanza che ci separa dalla meta, troppo lunga. D'ora in avanti ci concentreremo su dove mettere il piede ad ogni passo. Passo dopo passo, fase dopo fase, cominciando da oggi stesso con la fase 1.
Questa prevede l'apertura di una campagna di sensibilizzazione sul territorio, attraverso la quale arrivare a raccogliere il maggior numero di associati alla cooperativa, e mettere insieme la dote di capitale necessaria a portare avanti i progetti. In particolare la compagnia aerea, ma non solo.
In questa fase così delicata ed essenziale per il risultato finale, reciteranno un ruolo fondamentale e strategico le Basi territoriali e perciò, nei prossimi giorni, assisteremo ad un crescente movimento intorno ad esse. Saranno loro lo strumento privilegiato attraverso il quale radunare le persone intorno al progetto e raccoglierne il consenso. Abbiamo necessità che la nostra proposta arrivi ovunque e a tutti, anche se non tutti vi aderiranno, perché siamo consapevoli che senza una adesione massiccia della popolazione isolana, non potrà esserci una seconda fase, né niente di ciò che abbiamo immaginato.
Predisporremo un calendario di incontri, per conoscerci viso a viso. Per spiegare viva voce i contorni del progetto e rispondere al bisogno d'informazione che tutti quanti abbiamo.
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