CAGLIARI. La cassa integrazione non arriva, i sussidi non ci sono e a fine mese i conti non tornano. Anzi: sono a zero. I soldi non bastano per pagare le bollette, gli aiuti arrivano dalla Caritas. Così circa 150 lavoratori delle mense, del portierato e delle sale bingo si sono dati appuntamento in piazza del Carmine a Cagliari per protestare e far sentire la loro voce.
Fischietti e bandiere Cgil Cisl e Uil, cartelli in mano: “Prepariamo i pasti ma siamo alla fame”, e ancora “La sospensione estiva è un sopruso”. Questo per le addette alle mense, il loro lavoro rimane al palo. Poi ci sono i lavoratori del portierato che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro fino al 50 per cento, e adesso devono fare i conti con una cassa integrazione che non solo non ricopre il 50 per cento dello stipendio, ma neanche arriva. “Poche settimane fa è arrivata la cassa integrazione di marzo”, ha detto Luca Boi della Cisl.
I lavoratori del Bingo di via Calamattia invece, dopo un anno di stop dovuto al fallimento, e soli sei mesi di lavoro, attendono di poter iniziare di nuovo la loro attività. “Ci rivolgiamo alla Regione e in generale a chi ci deve pagare, per adesso non ci sono neanche i mandati di pagamento”.