CAGLIARI. “Il virus è ancora presente in Sardegna. Si potrebbero verificare nuovi casi nei prossimi giorni”. Così il comitato tecnico scientifico della Regione, durante l'audizione in commissione Sanità del consiglio regionale. “È una valutazione che si basa su una stima e non su dati di popolazione”, precisa Giovanni Sotgiu, docente di statistica medica, componente del gruppo di esperti. E con questa previsione, da oggi si riprende a volare da e per l’Isola, senza nessun passaporto sanitario (proposto dal presidente Solinas e poi bocciato dal Governo). Basterà la compilazione di un questionario: chi arriva deve dichiarare dove soggiornerà e se ha avuto sintomi compatibili con l’infezione da Covid.
“Alcuni degli interventi che erano stati pensati erano orientati ad aumentare garanzie e sicurezza per ridurre la circolazione del virus”. spiega Sotgiu. Nessuna delusione da parte di Sotgiu dopo la il “no” secco del Governo per il passaporto sanitario. “Sono prevalse delle valutazioni di tipo politico prima ancora che scientifico, ci si orienta nel rispetto delle altre norme che la popolazione conosce”.
È di un altro parere invece Pietro Cappuccinelli, collega di Sotgiu nel comitato tecnico scientifico. “È un’occasione mancata, bisogna fare in modo che senza questa possibilità vengano messe in atto delle attività di vigilanza che permettano di identificare quando ci sono delle possibilità di infezione”.
“Pronti a chiudere subito se si dovesse presentare un focolaio”, così la sottosegretaria del ministero della Sanità Sandra Zampa. Una misura che trova d’accordo anche Sotgiu. “Credo che questi interventi siano importanti, ci deve essere la giusta cautela e attenzione sui movimenti, è fondamentale la responsabilità individuale e collettiva. Perché il problema ancora esiste e la circolazione del virus è presente. Ci deve essere timore per l'arrivo dei turisti. Serve la giusta cautela”.
Il rispetto delle norme seguite fino a questo momento quindi è ancora valido. “La distanza sociale è fondamentale, l’uso dei dispositivi di protezione, la ventilazione degli ambienti, il lavaggio delle mani, nel momento in cui compare una sintomatologia è fondamentale rivolgersi al sistema sanitario”.