CAGLIARI. "Chissà come sarà stare in spiaggia con le norme anti-Covid. Un incubo". Questo si pensava solo due settimane fa, quando erano stati pubblicati i protocolli dell'Inail che imponevano distanze di cinque metri tra le file degli ombrelloni negli stabilimenti balneari, richiedevano alcuni metri quadri disponibili per ogni bagnante sull'arenile. Si ipotizzavano recinzioni tra una famiglia e l'altra. E addirittura erano spuntate le foto di ipotesi di barriere di plexiglass per proteggersi dalle "goccioline".
Invece? Niente di tutto questo. Basta guardare come sono sistemati i bagnanti a Tuerredda, questa mattina, col caldo e la prima data in rosso della bella stagione, il 2 giugno. Non sembrano esserci grandi differenze con un qualunque giorno festivo dell'anno scorso, quando il coronavirus era ancora lontano da venire. La perla di Teulada è a numero chiuso: possono accedere solo 1100 persone.