ARZANA. Di ordinanze, durante l'emergenza coronavirus, se ne sono viste tante. Ora che il dramma sociale è (sembra essere) alle spalle, ne arriva una contro la stupidità: così il sindaco di Arzana Marco Melis ha definito il provvedimento che si è trovato costretto ad adottare dopo che ieri gli amanti del motocross sono saliti a frotte sulla vetta più alta della Sardegna, Punta Lamarmora, in cima al Gennargentu. Il primo cittadino ha stabilito che in tutti i sentieri del suo comune è vietato l'utilizzo di "mezzi a motore comunque denominati (motocicli, moto, quad)".
"Quando non esistono norme precise o leggi che regolamentano una qualsiasi attività, il buon senso dovrebbe guidare le azioni di ognuno di noi. Spesso, si perpetrano (spero inconsciamente) comportamenti che possono danneggiare cose o persone", ha spiegato il primo cittadino, "Ciò che è successo ieri, sulla cima del Gennargentu, denota l'inesistenza di leggi regionali che regolamentino l'utilizzo dei sentieri ma, soprattutto, evidenziano il fatto che dobbiamo fare ancora molta strada per raggiungere una coscienza moderna e di rispetto dell'ambiente".

Restano autorizzate attività in bici e il trekking, ovviamente. "Dal momento che sono un ottimista per natura, spero che questo fatto apra un nuovo dibattito sull'utilizzo corretto dei nostri territori e che presto si arrivi ad approvare una legge che ne regolamenti le attività"; conclude Melis.