CAGLIARI. La notizia era arrivata in extremis lo scorso 24 agosto, a poche ore dalla scadenza dell'ultimatum: la Giunta regionale aveva annunciato di aver trovato 30 dei 35 milioni promessi ai pastori per far fronte all'emergenza del comparto agropastorale sardo. Ma da quali capitoli del bilancio verranno sottratte le risorse da destinare alla pastorizia? Secondo la delibera di giunta approvata venerdì 1 settembre, la somma si ricaverebbe, tra le altre, dalla sottrazione di fondi destinati a tre voci altrettanto importanti: la continuità territoriale (2 milioni di euro) - già messa fortemente a rischio dagli esiti del bando sulla Ct1 voluto dall'assessorato regionale ai Trasporti lo scorso 11 luglio - il piano di azione straordinario per combattere la peste suina (1 milione di euro) - e l'Agenzia sarda delle entrate (400 mila euro), fortemente voluta dal Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda, approvata lo scorso 28 ottobre ma mai entrata in vigore. Il provvedimento sugli aerei dal quale vengono sottratti i fondi era stato sbandierato a giugno come fondamentale per l'allungamento della stagione turistica. La peste suina resta un'emergenza. E l'Ase era stata salutata come una clamorosa innovazione dal partito sovranista: ha già perso risorse. In nome della salvezza di migliaia di allevatori. Il resto dei fondi arriva da economie sui fondi destinati all'Aspal e da maggiori entrate previste.
La manifestazione dei pastori sardi a Cagliari nella diretta di YouTg del 2 agosto