CAGLIARI. Solo ai funerali potranno partecipare massimo 15 parenti per ogni defunto. È ciò che prevede il dpcm del premier Giuseppe Conte sulla fase 2: il provvedimento esclude la possibilità di celebrare la messa con il popolo. Ma i vescovi non sono d’accordo. “Riaprono le altre attività, perché non possiamo celebrare in chiesa con i fedeli?”, si chiede don Antonello Mura, vescovo di Nuoro e Lanusei.
La Cei in queste ore continua le interlocuzioni con il governo e potrebbe arrivare un passo indietro di Palazzo Chigi. L’ipotesi trapelata in queste ore prevederebbe un via libera alle celebrazioni dal 10 maggio. “Siamo fiduciosi che avvenga, riteniamo che questo dialogo, mai interrotto, possa produrre effetti non come quelli pronunciati dal premier Conte”. Più che fare un appello il vescovo di Nuoro e Lanusei invita il governo “ad essere attento a questa esigenza che non contempla solo la partecipazione fisica”.