CAGLIARI. "Stiamo predisponendo una grande indagine epidemiologica in diversi territori della Sardegna per capire la percentuale di diffusione del virus". Lo ha annunciato il presidente della Regione Christian Solinas nel corso del punto stampa di oggi in videoconferenza. "È uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati dall'inizio - ha precisato il governatore - Il comitato tecnico-scientifico - ha chiarito Solinas - ci ha dato una mano per individuare gli strumenti per capire dove possano essere fatti i test. Per avere un dato attendibile c'è bisogno di fare l'indagine secondo criteri certi. Ma questo non significa arrivare a fare tamponi a tutti". Solinas, infatti, chiarisce che sarebbe impossibile affrontare, in breve tempo, una spesa così alta. "È possibile invece fare una campionatura - ha spiegato Solinas - comune per comune, sulla filiera familiare dei soggetti risultati positivi o nei singoli paesi con popolazione limitata".
Secondo lo studio dell'osservatorio sulla salute nelle regioni italiane, il 29 aprile sarebbe la data di azzeramento dei contagi in Sardegna. Ma Solinas avverte: "Bisogna leggere per intero quello che ha scritto l'osservatorio, perchè questo è strettamente connesso al mantenimento delle misure. Sarebbe grave errore anticipare e cancellare tutti i sacrifici fatti per riaprire prima. Tutto questo va fatto ma con coscienza, con studio attendo che ci consenta di riaprire". L'esigenza primaria, ha detto Solinas, rimane comunque la salute.
E sui provvedimenti a sostegno delle aziende e dei cittadini annuncia: "Stiamo definendo un provvedimento normativo che andrà in Consiglio regionale, per dare un nuovo set di aiuti per la ripartenza al sistema delle imprese e partite iva. Stiamo lavorando ancora anche sui sostegni alle famiglie: siamo pronti a dare delle linee di indirizzo per i Comuni".