SPAGNA. Ha dovuto aspettare più di un anno ma alla fine ce l'ha fatta. Francesco Arcuri, padre dei due piccoli di 3 e 11 portati in Spagna dalla madre Juana Rivas, ha potuto riabbracciare i figli oggi a Granada. Dopo 15 mesi Arcuri, gestore di una locanda a Carloforte insieme alla famiglia, ha potuto così ricongiungersi con i due piccoli, che la madre aveva portato con sé nella città andalusa nel marzo 2016 con il pretesto di una vacanza senza più lasciarli tornare.
Con il sostegno di diversi esponenti politici tra cui la presidente andalusa Susana Diaz, Juana Rivas aveva denunciato l'ex compagno per presunti maltrattamenti intraprendendo una battaglia per negargli la custodia dei figli. Nonostante la giustizia italiana e spagnola avessero dato ragione ad Arcuri intimando alla donna di consegnare i figli, Rivas si era sempre rifiutata. Dopo l'ultima ingiunzione del tribunale di Granada di consegnare i figli al padre il 26 luglio, la madre si era resa irreperibile portando ancora una volta con sé i bambini. L'8 agosto era partita così l'indagine per sottrazione di minori e disobbedienza alla giustizia, e per la donna era stato ordinato l'arresto. Solo allora, circa una settimana fa, Rivas si era decisa a presentarsi a palazzo di Giustizia, continuando tuttavia a rifiutarsi di consegnare i figli all'ex compagno. Dal tribunale era arrivato il nuovo ordine di consegnare i piccoli entro le 17 di oggi. E così, alla fine, è stato: oggi i due bambini sono stati portati nella caserma della Guardia Civil di Granada dove finalmente Arcuri ha potuto riabbracciarli. Insieme a Juana Rivas sono ora indagati per presunta complicità nella sottrazione dei minori anche i genitori e i fratelli, la sua consigliera legale e una psicologa.