MILANO. Il bilancio si aggrava di ora in ora: sono 60 i casi di coronavirus in Italia, 47 in Lombardia, 11 in Veneto, 1 a Torino e 1 a Roma. Gli ultimi contagi confermati sono due persone nel Milanese: un uomo di 78 anni di Sesto San Giovanni, ricoverato da cinque giorni al San Raffaele, e un abitante di Mediglia, a sud di Milano, trasferito al Sacco da un altro ospedale vicino dove era già ricoverato. Intanto la conferenza dei rettori ha deciso di chiudere le università lombarde fino al 2 marzo. Era già stato annunciato lo stesso provvedimento anche per il Veneto, dal governatore Zaia. In Trentino le scuole rimarranno chiuse fino a mercoledì per fronteggiare l'emergenza, così come nella provincia di Piacenza.
Il centro del focolaio, come confermato dal presidente della Regione Lombardia, è l'area di Codogno: tra i contagiati ci sono operatori sanitari pazienti o parenti dei primi casi riscontrati. I nuovi tamponi fatti oggi sono 259. Solo a codogno 35 le persone positive al test.
All’ospedale di Cremona un’altra persona, una ragazza di 38 anni, è risultata positiva al coronavirus: era in ospedale da qualche giorno, aveva avuto contatti con un lavoratore dell’ospedale di Codogno e lavora per un’azienda cinese. A Pavia altri due contagiati: una pediatra e un medico di medicina generale.