BRUXELLES. Regione e governo lavorano per assicurare la continuità territoriale sui collegamenti aerei da e per la Sardegna. Con l'intervento di un advisor dovranno essere disegnate rotte e tariffe: in tempi brevi, perché il nuovo sistema dovrà essere in vigore entro dicembre. Ma chi andrà a riempire, nella pratica, gli schemi teorici? I sardi erano abituati a vedere nei loro aeroporti Air Italy (già Meridiana, a Olbia) e Alitalia (a Cagliari e Alghero). Ma la prima compagnia è in liquidazione e licenzia 1200 dipendenti. Un percorso segnato, a meno di improbabili salvataggi. E sulla seconda potrebbe abbattersi la scure dell'Unione europea: l'Antitrust di Bruxelles è orientata verso la bocciatura del prestito ponte da 400 milioni deliberato con decreto dello Stato a fine gennaio.
La notizia è arrivata alla fine del vertice fra il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e la commissaria per la Concorrenza Margrethe Vestager: "Non escludo né anticipo" un giudizio negativo della commissione europea, ha detto ieri l'esponente dell'esecutivo nazionale, reduce del faccia a faccia.
Il motivo dell'eventuale stroncatura è sempre lo stesso: i soldi concessi in prestito alla ex compagnia di bandiera sono considerati aiuti di Stato. Inoltre non sono gli unici: i 400 milioni portano a 1,5 miliardi la somma delle elargizioni pubbliche dall'inizio del commissariamento, 34 mesi fa. Il rischio, in caso di bocciatura? La richiesta di restituzione immediata del denaro. Con conseguente tracollo della compagnia. Prima che possano entrare i sempre attesi ma mai palesati nuovi soci. E addio collegamenti da e per la Sardegna, nonostante gli sforzi delle ultime settimane per garantire il diritto alla mobilità dei sardi.
L'Ue pronta a bocciare il prestito di 400 milioni ad Alitalia, compagnia a rischio
- Redazione
- News