CAGLIARI. Quasi 1500 tra locali, bar e ristoranti controllati dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni nel 2019 a Cagliari. Sono state sequestrate 22.476 confezioni tra acque, bibite alcoliche e no e alimenti. Mentre i controlli della Municipale sono stati 577, che hanno portato a 84 sanzioni. Attiva anche la Asl, che ha effettuato 3454 ispezioni, rilevando irregolarità in 216 casi. Sono i dati che emersi dal convegno organizzato da Confcommercio sud Sardegna sul “Vademecum Ispezioni - Le ispezioni nei pubblici esercizi: tutto ciò che devi sapere!”, una guida realizzata dalla Fipe che individua quali sono i comportamenti corretti da tenere (prima e durante un’ispezione) per evitare di incorrere in sanzioni.
"Il vademecum delle ispezioni rende più facile e consapevole l'attività delle nostre imprese," ha spiegato Alberto Bertolotti, presidente Confcommercio Sud Sardegna, "e soprattutto ne sottolinea i diritti e doveri".
Non sono necessari preavvisi per effettuare dei controlli nei pubblici esercizi e l'autorità sanitaria può avviare in qualsiasi momento un'ispezione. Una volta terminati i controlli l'autorità competente ha l'obbligo di rilasciare il verbale dell'attività realizzata, anche se non sono presenti irregolarità. Se le irregolarità sono lievi, verrà disposto un termine entro cui procedere all'adeguamento dei requisiti minimi. Se le irregolarità sono gravi, con potenziali rischi per la salute dei consumatori, allora si potrà procedere al sequestro di merci e locali.
"Qualche volta capitano delle irregolarità nell'impiego delle risorse, dei dipendenti", ha aggiunto Bertolotti, "e talvolta capita che si incrocino delle competenze, non solo vigili urbani, Nas, Asl, Ispettorato del lavoro, ma anche della capitaneria di porto". "Noi intendiamo garantire le nostre imprese" ha sottolineato, "e offrire loro gli strumenti per lavorare nella piena regolarità".