CAGLIARI. Un blitz in tarda serata per contrastare lo spaccio di droga sempre più attivo a Is Mirrionis, per dimostrare che la guardia è sempre alta, anche in estate. I tre arresti effettuati ieri dalla Polizia di Cagliari, in un'operazione condotta dalla Squadra Volante in collaborazione con la Mobile, che sabato pomeriggio avevano compiuto un altro arresto, vanno in questa direzione. In manette sono finiti Salvatore Cardia, 23 anni di Cagliari, Thomas Polizza, di 21 e Roberto Marini, di 50. L'accusa è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: gli agenti, nella circostanza coordinati dal funzionario Veronica Madau, hanno sequestrato in totale 1,7 chili di hashish, 227 grammi di marijuana e 27 di cocaina, conservata in due cantine di una palazzina di via Is Mirrionis 94.
Cagliari, Is Mirrionis presidiato da vedette della droga e telecamere: tre arresti
Polizza, incensurato, era una "vedetta" ed è stato bloccato, insieme a Cardia, vicino a una cantina della scala C del palazzo: nella perquisizione i poliziotti hanno trovato 160 grammi di marijuana, 17 di cocaina (già divisa in dosi) e 2.500 euro in contanti, probabile frutto dello spaccio.
Durante i controlli, estesi al resto della palazzina, gli agenti hanno notato Marini che osservava la scena, con fare preoccupato e sospetto. Un successivo controllo di un altro locale, di cui l'uomo aveva le chiavi del lucchetto che chiudeva l'ingresso, ha permesso di ritrovare una sacca di tela con 17 panetti di hashish, oltre a 10 grammi di cocaina (ancora solida) e 67 di marijuana.
L'attenzione della Polizia sul quartiere cagliaritano di Is Mirrionis è costante, come testimoniato anche dall'arresto compiuto sabato pomeriggio dalla Squadra Mobile, guidata dal dirigente Marco Basile. Daniele Medda, 28 anni, è finito in manette per la detenzione di circa 20 grammi tra eroina e cocaina, già divisa in dosi. Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, Medda spacciava all'interno del suo appartamento di via Seruci, dove abita con la madre Silvana Tedde, a sua volta agli arresti domiciliari sempre per reati legati alla droga.
- Francesco Aresu
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