CAGLIARI. “Lo stato ci deve convocare, serve un incentivo”. Lo dice l’assessore ai Trasporti Giorgio Todde al termine dell’incontro con le compagnie di navigazione (Moby, Grimaldi, Gnv, Tirrenia e Corsica Ferries) convocato per discutere dell’aumento dei costi del carburante, conseguenza “inevitabile” dell'applicazione della cosiddetta direttiva zolfo della Ue: viene imposto l'abbattimento delle emissioni per le navi. Conseguenza? A partire dal 1 gennaio si è registrato un aumento delle tariffe per il trasporto via mare del 30 per cento.
“Lo scenario è preoccupante”, ha detto Todde durante l’incontro al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Dario Giagoni della Lega e Giovanni Satta del Psd’Az, “mi auguro che il governo domani ci convochi: dobbiamo affrontare il tema a Roma, è necessario un sistema di incentivi che sollevino sardi e trasportatori dal pagamento degli aumenti”.
“Impossibile cancellare i rincari perché i costi del carburante sono quasi raddoppiati in un mese, è necessario il contributo del mercato”, ha detto Massimo Mura, ad di Tirrenia, “si ritorna alle vecchie tariffe del 2015, quindi se la committenza e le merci riuscivano a stare sui mercati, non vedo perché nel 2020 possa cambiare qualcosa, è un fatto di tempi e assorbimento di questo effetto”.
Massimo Catani, presidente commissione a corto raggio Assarmatori e amministratore delegato della Gnv spiega: WNoi utilizzeremo carburante a più basso tenore di zolfo e l’installazione di impianti a depurazione fumo: ci saranno importanti costi e investimenti nei prossimi anni, il carburante che poteva essere utilizzato fino al 31 dicembre del 2019 costava tra i 300 e i 360 euro alla tonnellata , oggi costa circa 560 e i 580 euro alla tonnellata”.