CAGLIARI. "Avevano l'accento napoletano, ma in realtà li vediamo spesso qui. Era una famiglia con bambini piccoli. Vergognoso". Commentano così alcuni bagnanti che hanno assistito, ieri sera, all'aggressione avvenuta in spiaggia, al Poetto, vicino allo stabilimento Le Palmette. "Potrebbero non essere turisti perché nonostante l'accento frequentano spesso questa spiaggia". Il gruppo di napoletani protagonista dello spiacevole episodio era in realtà una famiglia, con tanto di bambini piccoli al seguito. Hanno tentato di rubare un vestito dallo stock di un ambulante senegalese. Lui ha tentato di difendersi. E da lì è partita l'aggressione: la famiglia inveisce contro di lui e i bagnanti presenti formano un cordone per impedire il pestaggio del giovane.
"Pretendevano di avere il vestito gratuitamente e alla sua ribellione hanno sfilato le stecche degli ombrelloni dalla sabbia e sono andati verso di lui. Per fortuna le persone presenti hanno subito capito cosa stava succedendo", ha raccontato una bagnante ai nostri microfoni (nel video la testimonianza). "Io ero proprio accanto all'ombrellone della famiglia, sia ieri che il giorno prima, e con loro c'erano anche dei bambini piccoli e una donna incinta".
Pare infatti che la famiglia protagonista dell'aggressione razzista non fosse in vacanza qui in Sardegna, come ipotizzato inizialmente: "Forse vivono a Cagliari. Sono frequentatori della prima fermata del Poetto. È capitato altre volte di vederli qui", racconta un'altra testimone. "Sembra una storia paradossale, eppure è accaduto davvero. Speriamo non abbiano il coraggio di tornare".
La famiglia, secondo le testimonianze dei presenti, è scappata via prima che arrivasse sul posto la pattuglia della polizia, chiamata dagli stessi bagnanti. Eroico il comportamento di una trentina di persone presenti, che con l'aiuto dei bagnini dello stabilimento, hanno preso le difese del giovane africano e hanno evitato il peggio.