CAGLIARI. La provincia di Cagliari è sicura. Lo dicono i dati forniti dal Comando provinciale dei Carabinieri attraverso un bilancio dell’attività svolta nel 2019. Ciò che preoccupa di più i militari dell'Arma sono lo spaccio, l’incremento dei maltrattamenti in famiglia ai danni delle fasce deboli e le truffe online.
I reati tuttavia sono in calo del 10 per cento: tre omicidi contro i cinque dell’anno precedente, sei tentati omicidi (tutti i responsabili individuati) contro i 6 del 2018. Giù anche le lesioni dolose: venti per cento in meno, da 500 a 440 casi. Diminuiscono del 23 per cento anche le violenze sessuali, mentre il conto su quelle sui minori rimane in pareggio. Aumentano del 20 per cento i maltrattamenti in famiglia.
“Ma i numeri forse sono legati a una maggiore predisposizione alla denuncia e non a un aumento dei reati”, ha precisato il comandante provinciale dell’arma Cesario Totaro. I dati dicono che nell’anno appena passato sono aumentati anche gli arresti: circa 800, quasi sempre in flagranza. E ancora, le rapine che hanno superato quanta cento, con il 42 per cento dei casi risolti. Crescono anche le truffe e le frodi informatiche: più 10 per cento.
Sul fenomeno droga la preoccupazione maggiore è legata alla produzione di stupefacenti. Per questo peró l’Arma sta studiando una collaborazione con l’Universita di Cagliari per trovare nella tecnologia un valido supporto per combattere questa piaga. Sequestrata anche cocaina, eroina (si segnala un po’ il ritorno) e ketamina, considerata la nuova droga dei giovani. Le sostanze tolte al mercato ammontano a quasi 8 milioni di euro.
Duecento gli arresti per droga, oltre 150 i denunciati. Furti in calo quasi del 12 per cento, da 7mila a 6mila. E diminuiscono del 40 per cento gli incendi. Imponente il numero dei carabinieri per il presidio del territorio: i servizi di prevenzione sono stati 52mila con 110mila militari. Sono state controllate oltre 140mila persone e oltre 100mila veicoli. 280mila le chiamate al 112, 760 al giorno. Oltre 14.500 gli interventi, circa 39 al giorno. Oltre 160mila gli accessi alle caserme in 83 presidi sul territorio. Predisposti quasi 1400 servizi di ordine pubblico, con 5500 militari (1600 su Cagliari). Il consiglio del comandante Totaro è quello di "avere maggior cautela, riservatezza dei dati, un ricorso ai canali più sicuri”.