CAGLIARI. Il porto canale di Cagliari è ufficialmente sul mercato. E per i circa 200 lavoratori in cassa integrazione si riapre uno spiraglio dopo mesi di crisi e proteste. È stato infatti pubblicato l’avviso per la nuova concessione del terminal del porto canale, volto a rilanciare il traffico container a Cagliari e in Sardegna. Per l’autorità portuale scatta quindi la ricerca del nuovo terminalista, che abbia però - precisa il presidente Massimo Deiana- “un progetto ambizioso per il futuro del porto”.
Una svolta arrivata dopo la revoca della concessione alla Cict e il tavolo al Mise, convocato poche settimane fa a Roma, in cui si sono incontrati i rappresentanti di cinque ministeri, della Regione, dei sindacati e dell’autorità portuale. Lì il via libera alla ricerca del nuovo operatore, che avrà il duro compito di rilanciare il porto canale. Tra le clausole anche quella relativa alla forza da lavoro da riassorbire, che dovrà essere congrua a quella del piano industriale presentato.
Per i lavoratori quindi la speranza è che il nuovo terminalista riassorba tutti i 200 ora in cassa integrazione. Una prova del nove su cui sembra, per ora, esserci fiducia, ma che deve trovare risposte entro il prossimo agosto.
Ai lavoratori in cassa integrazione non resta che sperare nelle offerte che saranno presentate e nel completo risssorbimento. Anche se per alcuni il canone di concessione raddoppiato (pari oggi a più di 2 milioni di euro) potrebbe rappresentare un ostacolo per i possibili investitori.