CAGLIARI. “La costruzione di un nuraghe, nelle diverse forme artistiche, da parte degli emigrati, che abbiamo individuato come ‘missionari di Sardegna’, nelle città in cui operano i 121 circoli dei sardi”: è questa una delle iniziative della Regione nell'ambito del progetto "Casa Sardegna", ideato per "rafforzare il legame con i tanti sardi nel mondo che sono custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra Isola e ambasciatori della sua migliore immagine, perché ovunque siano andati a vivere si sono connotati per il loro profondo senso del dovere, del rispetto e della lealtà”. Queste le parole del presidente della Regione Christian Solinas durante la conferenza stampa di Villa Devoto.
“Vogliamo mantenere fortissimo questo legame identitario - ha spiegato l’assessore Zedda - con gli emigrati e i loro familiari in Italia e all’estero attraverso le massime espressioni della cultura e dello sport nell’Isola: il nuraghe, la nostra casa più antica, il Cagliari Calcio e la Dinamo Sassari”, ha aggiunto l'assessore Alessandra Zedda. Primo obiettivo dell’iniziativa, ha aggiunto la vicepresidente della Giunta, “la costruzione di un nuraghe, nelle diverse forme artistiche, da parte degli emigrati, che abbiamo individuato come ‘missionari di Sardegna’, nelle città in cui operano i 121 circoli dei sardi”. Saranno poi portate avanti, con il Cagliari e la Dinamo, iniziative per consolidare il senso di appartenenza dei nostri emigrati attraverso la storia e i successi del calcio e del basket”. Primi “testimonial” saranno i giocatori del Cagliari Lucas Castro e Giovanni Simeone, entrambi argentini, e della Dinamo, Marco Spissu.
“Abbiamo nel nuraghe un elemento di identità collettiva - ha sottolineato il presidente Solinas - nel quale tutti i sardi possono riconoscersi e nel quale chi è sardo può riconoscere un tratto distintivo dell’Isola. Consentire di edificare questo nostro simbolo significa anche portare nel mondo un’immagine della Sardegna legata non solo alle sue ben note potenzialità paesaggistiche, ma anche ai suoi aspetti culturali, dei quali siamo fieri eredi e portatori. Coniugando questa radice storica profonda con lo sport, elemento di assoluta importanza per lo sviluppo psicofisico dei giovani, e facendolo con dei testimonial di eccezione come Cagliari e Dinamo - ha concluso il presidente della Giunta - diamo un esempio positivo ai tanti giovani che praticano sport offrendo un’immagine vincente della Sardegna”.
La Regione: "121 nuraghi nei circoli sardi del mondo, rafforziamo il legame con gli emigrati"
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