CAGLIARI. Dipendenti Aias sul piede di guerra. Ancora. Più di 200 lavoratori oggi si sono dati appuntamento sotto il palazzo della Regione, in viale Trento. Alla preoccupazione degli stipendi arretrati (che sono diventati 12), ora si aggiunge quella legata ai posti di lavoro dopo la notizia emersa nei giorni scorsi della richiesta di fallimento da parte del sostituto procuratore di Cagliari Daniele Caria.
Il provvedimento è arrivato dopo l'apertura di un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, per effetto degli atti trasmessi alla Procura del Tribunale del Lavoro, dove pendono numerose controversie tra l'Aias e i suoi dipendenti. I debiti segnalati ammonterebbero a circa 10 milioni di euro. Intanto l’Aias dal canto suo vanta crediti con la Regione di milioni e milioni di euro, ma i conti saranno presto fatti: domani si chiude la Commissione d’inchiesta aperta in Consiglio Regionale proprio per analizzare le carte del caso Aias. L’assessore alla Sanità Mario Nieddu già nei giorni scorsi ha riferito che i debiti della Regione nei confronti dell’Aias ammonterebbero a un milione e mezzo di euro. Certamente troppi pochi per saldare i conti dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici della famiglia Randazzo.
“Vista la notizia del presunto fallimento siamo molto preoccupati”, ha detto Filomena Castangia, fisioterapista del centro Aias di Assemini, “la politica deve garantire i posti di lavoro, poi ognuno si prende le responsabilità delle proprie azioni”. La richiesta più comune tra i dipendenti, e la soluzione per questa vertenza, è quella di: “Aprire una consortile, quella che stava per aprire, Sas Domos, per salvare dipendenti e pazienti”.
Nubi sempre più nere sull'Aias, i dipendenti senza stipendio: "Salvateci"
- Monica Magro
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