NUORO. Avevano diffuso sui social un video in cui bullizzavano e deridevano una 14enne. Per questo il Questore di Nuoro, Massimo Alberto Colucci, ha ammonito due minorenni per cyberbullismo. È la prima volta in Sardegna che viene applicata questa nuova forma di ammonimento, soprattutto per la difficoltà delle vittime a denunciare simili episodi alla polizia.
Questa volta, però, grazie alla fitta rete di collaborazione con le famiglie e con la scuola, la giovanissima vittima - che veniva bullizzata da tempo - ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai poliziotti. Gli accertamenti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine hanno poi consentito di riscontrare che gli episodi raccontati dalla 14enne corrispondevano a realtà.
I provvedimenti di ammonimento in materia di cyberbullismo sono uno strumento di fondamentale importanza nel'ottica della prevenzione, perché consentono al Questore di intervenire in tempi molto rapidi per arginare situazioni che potrebbero degenerare in fatti molto più gravi, come, ad esempio, reazioni o gesti estremi della vittima. La misura può essere richiesta, prima che sia presentata denuncia o querela, in relazione ad episodi di ingiuria, diffamazione, minaccia o illecito trattamento di dati personali perpetrati, mediante internet, da persona minorenne che abbia compiuto 14 anni ai danni di altro minorenne. L'istanza può essere presentata a qualsiasi ufficio o comando di qualsiasi forza di polizia, che provvede poi all'inoltro,per la trattazione, alla Questura, dove è presente, all’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine, personale specializzato, in grado di interloquire con le giovani vittime. Se il bullo ammonito continua con i comportamenti vessatori, anche nei confronti di altri minori, scatta la denuncia all’autorità giudiziaria. Al compimento del diciottesimo anno gli effetti dell’ammonimento decadono.