MANDAS. "Queste forme di indipendenza, di autonomia e di orgoglio rendono la Sardegna un continente o una nazione che ha qualche difficoltà a integrarsi nell'idea di una Italia unita. Ma questa è una cosa buona". Vittorio Sgarbi ha parlato così, con ancora indosso la bandiera dei quattro mori della quale si era ammantato sul palco del Festival della letteratura di viaggio, allestito nella piazza Sant'Antonio di Mandas.
Da qui, quattro giorni fa, era partita e qui è tornata, dopo le tappe di Isili e Laconi, la rassegna intitolata D.H. Lawrence, che viaggiò all'interno della Sardegna a bordo di quello che poi sarebbe diventato il Trenino Verde. Sgarbi ha ricevuto il premio che porta il nome del poeta e scrittore.
"La letteratura sarda ha un'importanza pari a quella siciliana", ha spiegato il critico d'arte, "L'isolamento e il rapporto meno aperto con la dimensione italiana ha però penalizzato gli autori sardi, fino al riconoscimento sovranazionale di Grazia Deledda con il Nobel".
"Questa edizione mi sembra una buona base da cui partire", ha spiegato il direttore artistico del festival di letteratura di viaggio dedicato a D.H. Lawrence, Giovanni Follesa "specie in vista nel 2021 del centenario del viaggio del celebre scrittore e poeta".
"La presenza di così tante persone è una conferma del buon lavoro di quest'anno", ha dichiarato il sindaco di Mandas, Marco Pisano, "abbiamo tante idee per il futuro. Ampliare il festival a nuovi comuni, non necessariamente sardi".