NUORO. Troppa fretta, non giustificata: il Consiglio di Stato congela i provvedimenti di Ats e Assl di Nuoro che impongono il passaggio di consegne tra Polo sanitario della Sardegna centrale e la coop La Nuorese per la gestione del servizio di portierato negli ospedali San Francesco, nel capoluogo barbaricino, e San Camillo a Sorgono.
È un punto a favore del Pssc quello messo a segno davanti ai giudici di Palazzo Spada, che con un'ordinanza hanno stoppato l'efficacia del verdetto di primo grado del Tar Sardegna emesso nell'ambito della complessa vicenda giudiziaria del project financing della sanità nuorese.
Questo filone del contenzioso parte dalla delibera dell'Ats del 17 giugno che ha tolto il servizio di portierato alle società del project – che l'Azienda di tutela della salute considera annullato – e contestualmente lo ha assegnato alla nuova coop. Il subentro era previsto per il primo agosto, poi lo slittamento di un mese, all'1 settembre. Perché intanto sono emerse tutte le criticità: come hanno rilevato i sindacati, non c'è alcuna garanzia di riassunzione dei 55 lavoratori impiegati nel settore. In più le commissioni Lavoro e Sanità del consiglio regionale, con un documento congiunto, hanno chiesto l'annullamento in autotutela di tutti gli atti legati al project financing adottati alla fine del mandato di Fulvio Moirano all'Ats.
Il Pssc, chiedendo che venissero cancellati, li aveva impugnati davanti al Tar. Ma i giudici di piazza del Carmine avevano deciso di non decidere, rinviando la discussione all'udienza nel merito, fissata a febbraio del 2020. Ma i tempi di una società che deve gestire 55 posti di lavoro e un servizio legato a un ospedale sono diversi. Così è arrivato l'appello al Consiglio di Stato. Che il 9 agosto ha rilevato una “straordinaria accelerazione delle operazioni di subentro nella esecuzione del contratto”, da parte di Ats e Assl di Nuoro. “Ma negli atti della stessa azienda”, scrivono un giudici, questa accelerazione “non sembra trovare una evidente giustificazione, essendo il servizio gestito dalla odierna appellante da numerosi anni”. L'udienza decisiva è fissata per il 5 settembre, quindi soli quattro giorni dopo la data prevista per il subentro. Ma non è escluso che per allora la materia del contendere sarà cessata. Perché in campo, stando a quanto trapela, potrebbe entrare l'assessorato regionale alla Sanità, in collaborazione con il nuovo commissario straordinario dell'Ats Giorgio Steri: potrebbero decidere di dare seguito alla risoluzione delle commissioni consiliari e cancellare il passaggio di consegne imposto dalla precedente gestione.
Appalto del portierato nella sanità nuorese, il Consiglio di Stato stoppa l'Ats
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