CAGLIARI. La piazza era spartita tra bande criminali che avevano messo in piedi un'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, con capi e famiglie che lavoravano tutte insieme, nei palazzi di via Seruci a Cagliari. I gruppi dominanti si erano anche divisi gli orari della vendita. Il quadro nero dell'organizzazione emerge da un'inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari: gli agenti della squadra Mobile, coordinati dal pm Rosanna Allieri, hanno chiuso una complessa inchiesta durata cinque anni. Ogni settimana venivano spacciati ingenti quantitativi di eroina, cocaina e speedball. Il quartiere di Is Mirrionis, emerge dall'inchiesta, è sorvegliato da un numero variabile di vedette che vigilano sull'arrivo delle forze dell'ordine e coordinano l'afflusso di migliaia di clienti settimanali.
Il sistema, inoltre, era difeso da sistemi cosiddetti "passivi" come portoncini blindati, pesanti grate metalliche che ostacolano o impediscono i tentativi di irruzione e apparati di videosorveglianza per il controllo remoto dei punti di accesso. Nella abitazioni usate per lo spaccio c'erano anche segnali luminosi che indicavano la disponibilità dello stupefacente. Le indagini hanno inoltre svelato che gli spacciatori adottavano il sistema di detenere piccoli quantitativi di stupefacente, sufficienti alle vendite per un ristretto arco orario, con il duplice scopo di approfittare delle attenuanti previste e per occultarlo o disfarsene più facilmente in caso di irruzione di polizia o carabinieri.
Nelle carte dell'inchiesta ci sono intercettazioni telefoniche e ambientali, rapporto sugli appostamenti e numerose riprese delle attività in via Seruci. I principali fornitori di droga sono Andrea Farris, Cristian Viola, Alberto Partolino e Antonio Aramu: loro erano i grossisti che rifornivano i più fidati sodali. Farris lavorava con Marco Mura e la figlia Manuela: questi ultimi erano i venditori della cocaina. Viola e Partolino invece erano i grossisti di Fabrizio Mulleri, che rigirava la droga a ben diciotto famiglie. Aramu, infine, era il fornitore di Massimiliano e Francesco Frau. Gli indagati iscritti nel fascicolo dell'Antimafia sono in tutto 55: nei giorni scorsi è stato notificato l'avviso di conclusione indagini. Nel corso dell'attività di investigazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga e decine di migliaia di euro.
Spaccio gestito dalle famiglie: inchiesta dell'Antimafia a Is Mirrionis, tutti i nomi
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