CAGLIARI. Le polemiche? Inutili. Perché è stata depositata la proposta di legge "Disposizioni in materia di status di consigliere regionale" che prevede l'introduzione della pensione per gli onorevoli, con due terzi dei versamenti contributivi a carico della massima assemblea sarda. A luglio inizierà la discussione. Per capire, prima di tutto, i costi: se la norma dovesse essere approvata a carico delle casse pubbliche è previsto un esborso di cinque milioni e 749mila euro. Una somma che sarà erogata in cinque anni che servirà per garantire una pensione agli onorevoli di questa legislatura: per i consiglieri regionali, infatti, non è previsto un versamento dei contributi da parte del parlamento sardo. Un tempo si ovviava, profumatamente, con i vitalizi. Ora bisogna fare una legge ad hoc. La stessa norma che, nella prima parte, prevede il taglio dei vitalizi per chi era in carica fino al 2014.
Se da una parte si taglia, quindi, dall'altra si spende e spande, secondo Massimo Zedda dei Progressisti sardi, che aveva denunciato l'arrivo della proposta di legge la settimana delle elezioni comunali a Cagliari, durante la conferenza dei capigruppo, per mano del presidente del consiglio regionale Michele Pais.Era esplosa la polemica, sembrava che molti fossero pronti al passo indietro. Invece uno sguardo al sito della massima assemblea sarda rivela che il documento è agli atti, pronto per essere discusso. Tra i proponenti mancano solo le firme del Movimento 5 Stelle, dei Riformatori e di Leu. C'è anche quella di un esponente del partito di Zedda, ossia di Antonio Piu. Gli altri proponenti sono Piero Comandini e Roberto Deriu per il Pd, Giorgio Oppi e Gian Filippo Sechi per l'Udc, Emanuele Cera e Angelo Cocciu per Forza Italia, Antonio Mario Mundula e Francesco Mura per Fratelli d'Italia, Franco Mula per il Psd'Az e Dario Giagoni per la Lega. Il responsabile del Carroccio in Sardegna, Eugenio Zoffili, aveva assicurato: "La Lega non voterà mai un provvedimento che prevede un esborso anche di un solo centesimo in più"
Onorevoli pensioni, altro che stop: la legge in consiglio regionale e pochi non firmano
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