CAGLIARI. I conti sono tornati, ora c'è da fare la conta interna. Paolo Truzzu sindaco deve creare la giunta che governerà Cagliari per i prossimi cinque anni. Tutti, tra coloro che stanno per insediarsi a palazzo Bacaredda, dicono che non si ripeterà il lungo spettacolo di tira e molla andato in scena per il varo della squadra di Christian Solinas in Regione. I calcoli per la distribuzione degli assessorati dovrebbero essere presto fatti. I posti a disposizione sono nove, lo dice la legge: due posti in giunta dovrebbero andare a Fratelli d'Italia, partito del sindaco e primo della coalizione per numero di preferenze. Altrettanti dovrebbero spettare a Partito Sardo d'azione e Riformatori. Uno a testa a Lega e Forza Italia e l'ultima poltrona, se trovano l'accordo, va ai tre consiglieri di Sardegna 20Venti, Udc e Sardegna Forte.
Ma in questo calcolo semplice, fatto sulla base delle percentuali dei voti, si inseriscono altre due poltrone: quella del vicesindaco e l'altra della presidenza del consiglio. La prima, secondo accordi di coalizione presi al momento della candidatura di Truzzu, dovrebbe andare a Giorgio Angius dei Riformatori. Ma questo non dovrebbe aprire nessun altro spiraglio, perché Angius contestualmente dovrebbe anche incassare un assessorato di peso. La guida dell'aula invece potrebbe spettare al recordman di preferenze di Forza Italia, il più votato a Cagliari, Edoardo Tocco. Se così fosse gli azzurri - l'altro consigliere è Alessandro Balletto - dovrebbero rinunciare al posto in giunta, liberando uno spazio per l'incastro dei tasselli. Nomi? Prematuro farne. Di certo non gradirebbero stare fuori dalla giunta i più votati delle singole liste. Ma per avere le prime certezze non ci sarà da attendere molto: Truzzu incontrerà domani mattina i consiglieri di Fratelli d'Italia. Poi, nel pomeriggio, il tavolo della coalizione. Che emetterà i primi verdetti.