CAGLIARI. La nave cargo saudita Bahri Tabuk è attraccata al porto di Cagliari stamattina all'alba. Nel suo percorso la destinazione prevista, in realtà, era un'altra: il cargo, che due giorni fa ha fatto tappa al porto di Fos (in Francia) sarebbe dovuto arrivare in Egitto, ad Alessandria, ma ha cambiato nella notte la rotta ed è arrivata al porto di Cagliari, poco dopo le 6.
La Bahri Tabuk è una delle navi "sorelle" della Yanbu, bloccata nelle scorse settimane al porto di Genova grazie a una mobilitazione di lavoratori che non ha permesso il carico di materiali bellici destinati alla sanguinosa guerra in Yemen.
"Il forte sospetto - denuncia la Rete italiana di disarmo - è che l’attracco significhi una nuova spedizione di bombe “made in Sardegna” destinate alle forze armate saudite. Va infatti ricordato come già in passato (prime informazioni certe a partire dal 2016, cioè a conflitto in Yemen già iniziato da oltre un anno) il cargo Bahri Tabuk sia stato protagonista di soste in Sardegna per caricare ordigni prodotti a Domusnovas dala RWM Italia. secondo i registri navali consultati da giornalisti investigativi la Bahri Tabuk mancherebbe dalla Sardegna da metà 2018".
Dai portavoce del Comitato di riconversione Rwm poi l'appello: "Chiediamo alle Istituzioni, in particolare al prefetto di Cagliari e all'Autorità Portuale, di adoperarsi per evitare che la nave saudita imbarchi bombe destinate alla carneficina dello Yemen. E chiediamo ai lavoratori addetti alle operazioni di carico di impedire che il loro lavoro possa servire per alimentare quella guerra e qualsiasi altra".