CAGLIARI. In un caso, in via Seruci, la casa popolare era stata usata per spacciare. Così è arrivata la decadenza dall'assegnazione. Poi c'è chi, in via Schiavazzi a Sant'Elia, aveva a disposizione un alloggi di Area ma intanto era andato ad abitare da un'altra parte: assegnazione revocata, anche in questo caso, perché c'è gente che ha di certo più bisogno di lui. Ma sono arrivati a pioggia i provvedimenti del servizio comunale per le Politiche abitative che intimano di lasciare l'alloggio popolare agli attuali occupanti. Una ventina solo negli ultimi due giorni, tutti con la stessa motivazione: nessuno degli inquilini paga il canone dovuto. Nonostante le sollecitazioni. Il Comune aveva avvertito gli assegnatari con raccomandate inviate anche più di un anno fa: mettetevi in regola o decadete. Nessuna risposta è arrivata. Da via Carnia, da via Podgora (più casi), da via Castelli, da via Schiavazzi, da via Ardenne, da via Archimede, da via Monte Grappa. E altre strade dei quartieri popolari di Cagliari.
Il Comune avverte che i titoli abitativi sono scaduti, quindi chi occupa le case è abusivo. E, aggiungono dagli uffici comunali, si deve "procedere all'assegnazione dell'alloggio in parola ad altro avente diritto presente in graduatoria". Quindi a chi è fuori e ha diritto alla casa. A Cagliari c'è un'emergenza abitativa? Sì, basta vedere quanti sono gli immobili pubblici (vecchie scuole, ex stabili della Telecom ora regionali, ex biblioteche) attualmente occupati da intere famiglie.
Spaccio e canoni non pagati nelle case popolari, raffica di sfratti a Cagliari
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