CAGLIARI. Nove stipendi arretrati e l’unica ancora di salvezza, Sas Domos, società che avrebbe dovuto sostituire l'Aias nelle attività socio assistenziali, che sfuma in un secondo. I dipendenti Aias, supportati dalle rappresentanze sindacali territoriali Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di tornare in piazza questa mattina a manifestare davanti alla sede regionale, in viale Poetto. “Abbiamo sempre vissuto una situazione di questo tipo”, dice Donatella Muscheri, fisioterapista all’interno dell’Aias ormai da quasi 30 anni. “È difficile continuare ad avere degli stimoli quando si spendono 300 euro al mese per raggiungere il posto di lavoro e poi a fine mese non si riceve neanche lo stipendio”, spiega Antonello Cossu che da 35 anni fa l’ausiliario per l’Aias e ogni giorno percorre 70 chilometri per arrivare al lavoro da casa sua. Agnese Fallo, che da 37 anni lavora all’Aias spiega che “non si tratta di Sas Domos o Aias, non è quello il problema, il problema è ricevere gli stipendi che ci spettano”.