CAGLIARI. Non c'erano abbastanza soldi, per Alitalia, nel bando della continuità territoriale per poter garantire più collegamenti e impegno, come richiesto dalla Regione. Insomma: collegare Cagliari con Milano e Roma, per l'ex compagnia di bandiera in crisi, non sarebbe stato più sostenibile. Anche se resta "l'interesse nel continuare a servire la Sardegna con attenzione e sensibilità verso le esigenze di mobilità delle comunità locali".
Questo si legge in una nota diramata da Alitalia, dove viene anche spiegata la ragione della mancata partecipazione alla gara indetta dalla Regione per la copertura dei collegamenti da e per la Sardegna. E arriva anche una rassicurazione, anche se temporanea: "Alitalia ribadisce che la compagnia continuerà ad operare regolarmente su Cagliari e, fino a scadenza dell’attuale bando, anche su Alghero. La compagnia continua a ritenere strategica la presenza in Sardegna e con tale spirito attenderà i prossimi passi dei soggetti istituzionali preposti, fiduciosa nel fatto che possano essere trovate soluzioni idonee in tempi rapidi. Il bando - prosegue la nota - prevedeva condizioni in forte discontinuità rispetto a quelle esistenti. Per le rotte non assegnate (da e per Cagliari) ciò comportava un significativo incremento della capacità e della complessità operativa a fronte di un aumento della compensazione tariffaria fortemente non proporzionato. Alitalia ha dunque valutato che le condizioni previste nel bando non fossero compatibili con il presupposto della sostenibilità economica. La compagnia, pertanto, non ha presentato alcuna offerta".
Cosa potrebbe succedere lo ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, subito dopo l'apertura delle buste (nel video).
Ad attaccare la regione sulla gestione della partita della continuità arriva il deputato di Unidos Mauro Pili, che accusa: sapevano da settimane che Alitalia non avrebbe partecipato. "Le scorse settimane - spiega Pili - i concorrenti della gara hanno formalizzato un quesito per chiarire l'offerta economica chiedendo di aggiornare, in aumento, il costo del carburante. Un incremento ulteriore che ovviamente non poteva essere accolto in quanto la gara già in essere. La Regione nella risposta ha replicato dicendo che si impegnava ad aumentare il guadagno della compagnia solo dopo il primo semestre. A quel punto è scattata la decisione di Alitalia di non partecipare. Con una strategia molto chiara: la trattativa privata dove imporrà aumenti e guadagni. Tutto questo proprio perché nessun'altra compagnia ha partecipato ad un bando sotto accusa da parte della commissione europea per i tanti pasticci denunciati da mesi".
Ed ecco il documento nel quale sarebbe dimostrata la tesi dell'ex presidente della Regione. Qui il quesito posto dalla compagnia.
E questa la risposta arrivata dagli uffici dell'assessorato ai Trasporti.