CAGLIARI. Si avvicina il giorno della manifestazione organizzata dagli industriali contro gli agguati alle cisterne del latte. Giovedì prossimo, dopo i quattro assalti che nei giorni scorsi hanno diffuso il terrore nelle strade sarde, saranno autisti e cooperative di tutta la Sardegna a riunirsi a Macomer per trovare una soluzione a quella che ormai è diventata un'emergenza. L'invito ai pastori, che si sono sempre dissociati da queste forme di violenza, lo hanno mandato. Ma da quella parte, stavolta, sembra esserci un fronte spaccato. C'è chi ha deciso di partecipare e chi invece preferisce non scendere in piazza insieme agli industriali. "Io all'iniziativa di giovedì non sarò presente - scrive Nenneddu Sanna, uno dei pastori che si è fatto portavoce della lotta sul prezzo del latte - rispetto le decisioni degli altri ma io per coerenza non ci vado, ci sono camionisti,industriali e presidenti coop che nei giorni caldi della protesta hanno lanciato un minimo segnale di solidarietà, altri se ne sono sbattuti alla grande".
E nel frattempo gli allevatori, dopo l'accordo sui 74 centesimi al litro organizzano un nuovo incontro a Tramatza, in programma per domani mattina, in cui "sarà spiegato tutto quello fatto finora - si legge in una nota di Andrea Mulas - e si discuterà su come lavorare per il prossimo tavolo di filiera di venerdì in Prefettura a Sassari".