CAGLIARI. Latte e politica, un giovedì di fuoco per la Sardegna. Oggi, 21 febbraio, il giorno dedicato a San Pier Damiani sul calendario, si inizierà a capire come andranno le cose nell'immediato futuro dell'Isola. Si vota il 24 per il rinnovo del consiglio regionale e quindi per il nuovo presidente della Regione. Ma, salvo sporadiche fiammate innescate da video-selfie e battibecchi a distanza (blandi, molto blandi) la cronaca degli ultimi giorni è stata dominata dalla vertenza sul prezzo del latte.
E proprio all'insegna dell'oro bianco di Sardegna inizierà questo giovedì. La scena si sposta dalle strade sarde, teatro di blocchi, proteste e imbiancate dai bidoni svuotati, a Roma. Dove alle 11,30 si riunisce il cosiddetto tavolo di filiera. Una riunione attesissima, che era stata anticipata dalla visita a Cagliari del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che poi si era defilato lasciando lo spazio al ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio e al suo vicepremier Matteo Salvini.
All'incontro convocato al ministero delle Politiche agricole si confronteranno gli industriali da una parte e i rappresentanti dei pastori dall'altra. I primi sabato scorso hanno avanzato la proposta di pagare il latte di pecore a 72 centesimi il litro: un prezzo che dovrebbe collegarsi a 43 milioni che Stato e Regione inietterebbero nel sistema produttivo del pecorino romano Dop per portare il prezzo a un euro più Iva al momento del saldo.
Mille pastori riuniti a Tramatza, martedì, hanno stilato la loro controproposta: latte a 80 centesimi al litro da subito, meccanismi finanziari per arrivare a un euro e hanno aggiunto anche le richiesta di dimissioni immediate del vertici dei consorzi Dop, per arrivare a un controllo sulla filiera che impedisca le distorsioni di mercato che hanno portato alla crisi del prezzo alla base della protesta.
Come andrà a finire? Non si sa. Le notizie attese da Roma però potrebbero avere delle ripercussioni immediate in Sardegna.
I pastori attendono con trepidazione buone nuove. E eventuali malumori potrebbero essere espressi già in serata.
A Cagliari ci sono i comizi, in contemporanea, di Matteo Salvini e Massimo Zedda. Il primo chiuderà la campagna elettorale per Christian Solinas, candidato del centrodestra, in piazza del Carmine, considerata epicentro di una microcriminalità che il ministro dell'Interno vuole estirpare. Appuntamento alle 18. Steso orario del comizio del candidato del centrosinistra Massimo Zedda, che raduna i suoi alla Fiera per salutare gli elettori della sua città. Duello a distanza, con l'incognita dell'ordine pubblico.