ABBASANTA. Lo Stato prepara le contromisure. Nella scuola di polizia di Abbasanta è convocata la riunione dei questori e vertici della Digos di tutta la Sardegna: all'ordine del giorno l'ordine pubblico. Quello "violato" nei giorni scorsi con i blitz dei pastori che hanno bloccato i caseifici e fermato le autocisterne cariche di latte, costringendo gli autisti a svuotarle. E quello da mantenere nei prossimi giorni: in Sardegna si vota domenica, nonostante la tregua armata il mondo delle campagne è in fibrillazione perché si attendono risposte alla controproposta sul tavolo del latte, e la tensione potrebbe riesplodere da un momento all'altro.
A disposizione di forze dell'ordine e Procure ci sono i video dei numerosi blitz messi a segno durante le giornate calde del latte. Che, comunque, non si sono interrotti: uomini incappucciati fermano ancora i mezzi e, ancora, i video finiscono online. Le denunce sono imminenti.
E c'è chi, come Pier Franco Devias, candidato per il consiglio regionale con la lista indipendentista Autodeterminatzione, dà una lettura anti-Salvini della vicenda: "Questa mattina Stamattina al Caip della Polizia ad Abbasanta c'è la riunione dei questori e dei dirigenti della Digos di tutta la Sardegna, per parlare delle denunce che stanno per partire per i blocchi stradali dei pastori", attacca Devias, " Affilano i coltelli aspettando lunedì, quando ormai hai già votato. Dopo partiranno denunce per quel reato che, come sapete, Lega e 5Stelle hanno riconvertito in penale, con pene che vanno dai 2 ai 12 anni di prigione. Pastori, l'avete capito perché questa volta è venuto senza divisa da poliziotto? Era solo per non spaventarvi prima del voto. Per fare l'amico dei pastori. Poi nelle prossime settimane quella divisa è probabile che la vedrete a casa vostra o in ovile. E non verrà per ringraziarvi del voto alla Lega".