CAGLIARI. L'algerino Samuel Mouesi è stato fermato in porto, allo sbarco dalla nave proveniente da Civitavecchia, il 3 luglio. Sulla piazza, quindi, non sono stati spacciati i cinquemila euro in banconote false da 20 che portava con sé, probabilmente stampate in Campania (QUI LA NOTIZIA). Eppure, solo nell'ultima settimana, in via Roma e dintorni sono tre i casi accertati di spaccio di banconote false, sempre dello stesso taglio. E questi sono solo gli episodi rivelati al cronista dai commercianti che hanno deciso di rispondere alle domande, ma senza volersi esporre. I casi sono molti di più. E non capitano solo nel capoluogo.
L'arresto del giovane algerino dei giorni scorsi si innesta in un'operazione più ampia. I primi pezzi da 20 falsi sarebbero stati intercettati a Carbonia. Per questo al porto di Cagliari, la mattina di tre giorni fa, c'erano i carabinieri di Cortoghiana. Mouesi era un volto noto: era arrivato in Sardegna qualche tempo prima a bordo di un barchino ed era stato fermato proprio dai militari dell'Arma. L'operazione dei giorni scorsi è stata coordinata dal Comando di Cagliari. Perché la rete di spaccio di banconote false sarebbe ampia e collega la Sardegna alla Penisola. Nello stesso ambiente, pare, viene gestito anche il traffico irregolare di documenti destinati agli stranieri. Solo poche indiscrezioni, per ora. ma è certo che in Procura sia aperto un fascicolo e l'attenzione è alta.
Anche tra i commercianti, che si sentono a rischio. Tanto che nei bar e negozi intorno al porto in tanti, di recente, hanno acquistato macchinette o speciali penne che rilevano l'eventuale contraffazione dei soldi. "Sì, ci è capitato eccome di ricevere banconote false. A noi come da altri colleghi", è la conferma che arriva da alcune attività sotto i portici di via Roma. Dove circolano banconote di piccolo taglio - si controllano anche i cinque euro -, più facili da "smerciare".
Le indagini sono in corso. Intanto ecco alcuni consigli dei carabinieri per riconoscere i pezzi taroccati: "Il modo più sicuro per riconoscere gli euro falsi è quello di affidarsi alle caratteristiche di sicurezza che permettono di verificarne immediatamente l'autenticità. In particolare gli elementi in rilievo permettono di fare una prima scrematura tra gli euro veri e quelli falsi. Infatti le speciali tecniche di stampa garantiscono ai biglietti una particolare consistenza. Guardare in controluce una banconota permette di rendere visibile filigrana, filo di sicurezza e numero in trasparenza, caratteristiche quest'ultime che si devono riscontrare su tutti i lati del biglietto. Muovendo una banconota è poi possibile accertarsi dell'ologramma sul fronte e di una striscia brillante sul retro per i tagli bassi. Nei tagli elevati invece si nota che muovendo la banconota cambia colore".